Posts Tagged "Musica"


Un grazie di cuore a Mario, Enrica, Santino, Marco, Hans e Ruggero ed a tutti gli intervenuti per le emozioni che ci hanno regalato durante la presentazione dello splendido libro di Mario Di Sorte “Sotto la polvere del tempo”, un autentico manifesto d’umanità contro la barbarie.

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Il 24 febbraio 2018, alle 17,30, Milleforme presenta, presso il Salone della Biblioteca Comunale di Bibbiena (AR) (in centro storico a Bibbiena) “Contro canto – Le culture della protesta dal canto sociale al rap”, un libro di Antonio Fanelli con la prefazione di Alessandro Portelli edito da Donzelli. Conversa con l’autore Lara Alterini e nel corso della serata sono previsti gli interventi de I Badalischi.
Con la musica non si fa la rivoluzione, ma è pur vero che attraverso i linguaggi e le forme musicali e le pratiche di condivisione e di fruizione della musica si è espresso – e si esprime tutt’oggi – gran parte dello spirito antagonistico dei ceti popolari e delle giovani generazioni del nostro paese. Canzoni e generi musicali hanno caratterizzato varie fasi della nostra storia recente, lasciando un segno profondo nella memoria collettiva. Poca attenzione, però, è stata prestata alle forme di produzione, circolazione e ricezione delle musiche che hanno accompagnato i momenti di tensione politica e di scontro culturale. Si tratta di un vasto patrimonio di pratiche e di esperienze diffuse che delinea una sorta di vero e proprio «contro canto» della storia italiana. Il percorso tracciato in questo libro parte dall’analisi del canto sociale e politico di quelle che Antonio Gramsci definiva «le classi subalterne», prosegue con le vicende dei gruppi e dei movimenti che negli anni della contestazione si opposero all’omologazione di massa cercando di coniugare sperimentazione culturale e attivismo politico e arriva alle nuove forme espressive della conflittualità sociale negli anni del rap e dei centri sociali, con l’invenzione di inedite sonorità che intrecciano la riscoperta della memoria storica dei canti di lotta con la reinvenzione dei dialetti e delle identità locali, a cavallo tra culture giovanili, antagonismo politico, mercato discografico e libera diffusione tramite la rete. La creatività dei gruppi sociali in conflitto con la cultura ufficiale viene ricostruita nel suo libro da Fanelli mediante un viaggio tra le vicende del movimento operaio, dei movimenti sociali e delle culture giovanili, delineando un’originale rilettura della storia culturale italiana. Ispirato agli esiti più maturi dei cultural studies, questo lavoro mostra come, scavando nelle pieghe della produzione culturale e musicale, sia possibile leggere, in controluce, la storia del conflitto tra cultura alta e cultura popolare, tra consumo culturale di massa e avanguardie militanti, tra progetti egemonici dell’industria culturale e le forme e le pratiche di resistenza dal basso.

Antonio Fanelli, storico e antropologo culturale, fa parte del comitato scientifico dell’Istituto Ernesto de Martino. Collabora alle attività di didattica e di ricerca demo-etno-antropologica dell’Università di Pisa. Per Donzelli ha pubblicato il volume A casa del popolo. Antropologia e storia dell’associazionismo ricreativo (2014) e ha curato, con Fabio Dei, l’edizione speciale di Sud e magia di Ernesto de Martino (2015).

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locandinaC’è un filo rosso che unisce gli eventi dell’edizione 2017 di BEA – Bibbiena Editoria Arte, il tracciato di un viaggio tra menti visionarie che, a partire da condizioni di apparente marginalizzazione, hanno lasciato il segno indelebile del loro genio e descritto un orizzonte nuovo di pratiche sorprendenti. Si comincia il primo settembre con Al Matt, Antonio Ligabue, l’artista che ha contribuito ad una riscrittura della storia dell’arte del ‘900. A rappresentarlo una mostra di opere messe a disposizione dal Museo a lui dedicato a Gualtieri, e poi la presentazione del libro “Antonio Ligabue, l’uomo. La vita disperata ed il genio artistico dal Matt” con la proiezione dell’omonimo docufilm sull’artista, alla presenza degli autori Giuseppe Caleffi ed Ezio Aldoni. Un racconto inedito di Lihabue, lontano dagli stereotipi, proposto da chi lo ha conosciuto, ne ricorda i rituali di concepimento delle sue opere, ha respirato e respira ancora le atmosfere ovattate delle rive emiliane del Po dove il pittore ha trascorso pezzi consistenti della sua vita. Il 2 settembre si continua con Lorenzo Milani ed il suo messaggio potente che ha rivoluzionato la pedagogia ed attribuito senso civico nuovo e profondo ai processi educativi. Si parlerà di lui e della sua famiglia discutendo intorno al volume di Edizioni Conoscenza “Don Milani e suo padre, carezzarsi con le parole. Testimonianze inedite dagli archivi di famiglia”, con l’autrice Valeria Milani Comparetti, Mileno Fabiani, ex allievo di Barbiana, e Francesco Pasetto. Punti di vista diversi per raccontare la complessità di un uomo e l’eccezionale attualità della sua opera a cinquant’anni dalla sua morte. Il 3 settembre comincia con un viaggio oltre oceano, nelle Favelas brasiliane, per incontrare le storie di chi, calciando un pallone, ha riscoperto il senso di un riscatto autentico e la necessità “militante” di sentirsi parte di un tutto. A raccontarci questa storia è il libro di Francesco Villari e Marco Di Grazia “Democracia Futebol Clube”, presentato, con Villari dal giornalista Francesco Caremani, con gli interventi di esponenti dello sport “sociale”. Sullo sfondo il Corintias, Socrates, gli assi del calcio brasiliano, la democrazia assembleare per scegliere in modo condiviso le strategie di gioco, rifiutando i dettati più rigorosi del tatticismo estremo e lasciando che fosse il talento, il genio creativo che accarezza la palla, a tracciare, con le sue parabole improbabili, una strada di emancipazione dal giogo delle dittature e di un quotidiano disperato.

Infine, la sera del 3 settembre, chiudono la rassegna i 100 anni del primo disco jazz, quello di Nick La Rocca che, stravolgendo paradigmi correnti, ha dimostrato come la natura migrante degli uomini possa contribuire ad arricchire il suo approdo di suggestioni vertiginose. Letture e riflessioni di Cordelia Palla in questo viaggio nella musica sono sostenute dalla chitarra di Walter Donatiello, musicista tra i più prestigiosi d’Europa, di casa in un tempio del jazz come il Blue Note di Milano. Sonorità a cavallo tra standard ed improvvisazione ripercorreranno la storia di un genere che dai locali di New Orleans è divenuto musica colta. E dunque il talento e l’intuizione del vecchio trombettista siciliano (Nick La Rocca, appunto), ma anche Jo Pass, il rag time, la musica nera, sino alle sperimentazioni europee, attraverso i virtuosismi di anime e strumenti.

Tutti gli eventi avranno luogo presso ARCA, Museo Archeologico del Casentino “Piero Albertoni”, in via Berni, 21 nel Centro Storico di Bibbiena (AR) e la realizzazione della rassegna, organizzata dall’Associazione Culturale Milleforme, è stata resa possibile grazie alla collaborazione con Edizioni Conoscenza, Proteo Fare Sapere, Associazione Cultura della Pace di Sansepolcro, il CEMM di Milano, la cooperativa Oros, il Museo “Antonio Ligabue” di Gualtieri. Continua a seguire gli aggiornamenti sulla rassegna su questa stessa pagina o sulle pagine FB di Bibbiena Editoria Arte FB di Bibbiena Editoria Arte e Milleforme.

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Ecco qualche anticipazione che riguarda Bea 2017. Il calendario degli eventi, oramai praticamente definito, potrà subire alcune piccole integrazioni. Tenete d’occhio quindi, oltre al nostro sito, anche la pagina FB di Milleforme e quella di Bibbiena Editoria Arte dove presto appariranno tutte le notizie sulla rassegna.

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Questa edizione di BEA è un viaggio tra menti visionarie che, a partire da condizioni di apparente marginalizzazione, hanno lasciato il segno indelebile del loro genio e descritto un orizzonte nuovo di pratiche sorprendenti. Al Matt, Antonio Ligabue, ha contribuito ad una riscrittura della storia dell’arte del ‘900, Lorenzo Milani con il suo messaggio potente ha rivoluzionato la pedagogia ed attribuito senso civico nuovo e profondo ai processi educativi; e poi un viaggio nelle Favelas brasiliane per incontrare le storie di chi, calciando un pallone, ha riscoperto il senso di un riscatto autentico e la necessità “militante” di sentirsi parte di un tutto. Infine i 100 anni del primo disco jazz, quello di Nick La Rocca, che, stravolgendo paradigmi correnti, ha dimostrato come la natura migrante degli uomini possa contribuire ad arricchire il suo approdo di suggestioni vertiginose.invito web 3

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Il 7 aprile, alle 18,00, presso il Centro Civico del Corsalone nel Comune di Chiusi della Verna (AR), Mattia Bernardini presenterà il libri e il DVD “LA BUENA ONDA – diario del tour in Mexico dei Manovalanza”.LOCANDINA-Manovalanza

“I Manovalanza sono un gruppo ska-punk in attività dal 2006. Nati un po’ troppo tardi per far parte della “terza ondata di ska”, giunta in Italia alla fine degli anni novanta. Dopo una gavetta di auto produzione durata anni, ignorati totalmente da agenzie ed etichette discografiche, il complesso trova finalmente un terreno fertile dove sia gli ascoltatori che gli addetti al settore sono davvero interessati a loro. Peccato che la terra in questione si trova al di là dell’Oceano Atlantico… Il Messico! Con sacrificio e impegno, nel 2015 finalmente il sogno viene realizzato ed il tour messicano è alle porte. Questo libro è un dettagliato diario di ciò che affrontano i Manovalanza nella antica terra degli Aztechi e dei Maya. Partendo dal lungo viaggio in aereo, passando per la calorosa accoglienza messicana e finendo con le grottesche avventure on the road. Trasferte su furgoni scassati per strade dissestate, camminate sotto al sole cocente tra banditos e wrestler, notti passate sopra autobus con l’aria condizionata in modalità Polo Nord, corse folli in

metropolitana e concerti in ogni dove. Uno spaccato di vita intensa che vede i protagonisti catapultati in una realtà molto differente dalla provincia alla quale sono forzatamente abituati, affrontando ogni difficoltà con determinazione e passione. Sullo sfondo la grande metropoli messicana, la splendida costa dei Caraibi, la gente ospitale e cordiale, le follie ed il ritmo rallentato di una nazione che, pur essendo immersa in mille difficoltà e vivendo all’ombra della maggiore potenza mondiale, non teme rivali in quanto a ricchezza d’animo. Perché il cuore pulsante del Messico arriva a toccare profondamente chiunque lo viva con ardore… Anche se solo per poche ruggenti settimane”.

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