Posts Tagged "Resistenza"


Il 20ottobre, alle 17,30, presso il Salone Castello dei Conti Guidi di Poppi (AR), con il patrocinio del Comune di Poppi e del Club per l’Unesco Viterbo Tuscia, Elisabetta Gangi dialoga con Mario Di Sorte, intorno al suo ultimo libro “Sotto la polvere del tempo”. Il romanzo ha sullo sfondo la sapiente ricostruzione delle vicende belliche tra il 1943 ed il 1944, la brutalità della guerra, la scelta di libertà dei partigiani, e restituisce alla memoria collettiva il ruolo – essenziale – avuto dalle donne nella Resistenza. “In un afoso giorno di agosto del 1943 una corriera arranca faticosamente lungo la strada polverosa. Siamo nel Casentino, tra borghi arroccati su verdi colline ed il grande fiume che scorre lento nella valle. Un giovane medico, in un mattino di pioggia, incontra Clara, una ragazza di straordinario coraggio. Arriva infine il 1944, le ferite della guerra che imperversa si acuiscono e diventano più profonde in questo angolo di Toscana dove nascerà un amore improvviso, uno di quelli che vanno oltre ogni cosa”.
Durante la serata sono previste le suggestive incursioni de I Badalischi.
Mario Di Sorte è ricercatore storico e scrittore. Una articolata formazione sociologica, oltre venti anni di attività di volo in aviazione civile. In seguito Responsabile delle Relazioni Industriali e a capo della gestione del personale di volo della compagnia di bandiera. Ha pubblicato articoli e trattati di carattere politico – sindacale e sociologico, relazioni e pubblicazioni in lingua inglese e francese. Documenti, saggi sulla storia sindacale del Paese. Dopo il libro “Quelle lunghe giornate di guerra” edito nel 2014 da Effigi, ha pubblicato nel 2015 “Oltre il lago. Intreccio di vite nel dramma della Seconda guerra mondiale” edito da ASKA. Sempre con ASKA nel 2016 ha pubblicato in lingua inglese “Beyond The Lake”. E’ del settembre 2017 il nuovo libro, un romanzo storico- contemporaneo “Sotto la polvere del tempo” edito da Effigi.
Nel 2013, le sue ricerche storiche gli hanno permesso l’identificazione di un bombardiere americano caduto nel lago di Bolsena durante l’ultima guerra, la scoperta della data dell’abbattimento avvenuto il 15 gennaio 1944 e i nomi degli uomini dell’equipaggio. Tutto questo ha consentito la realizzazione della nuova sezione espositiva “Testimonianze e relitti dal lago di Bolsena” visitabile all’interno del locale Museo Territoriale. Nel 2014 ha ottenuto dal Comune di Bolsena un incarico onorifico, non retribuito, per la consulenza storica e tecnica in merito al secondo conflitto mondiale, con particolare riferimento alla guerra aerea.
Ha collaborato inoltre con RAI STORIA per la serie R.A.M. “La lista di Shindler: l’aereo nel lago”
Sempre nel 2014, le sue ricerche hanno permesso di svelare il mistero di un bombardiere americano B-24 caduto all’interno della Selva del Lamone, la riserva naturale situata a Farnese, Viterbo.
70 anni di un mistero svelato ormai in tutti i suoi dettagli. Nel dicembre 2014, insieme al direttore della Riserva Selva del Lamone, Diego Mantero, ha realizzato una apposita sezione museale-espositiva dedicata a questo evento.

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Un grazie di cuore a Mario, Enrica, Santino, Marco, Hans e Ruggero ed a tutti gli intervenuti per le emozioni che ci hanno regalato durante la presentazione dello splendido libro di Mario Di Sorte “Sotto la polvere del tempo”, un autentico manifesto d’umanità contro la barbarie.

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Il 10 marzo, alle 17,30, presso il Salone della Biblioteca Comunale di Bibbiena (AR), nel centro storico del paese, Elisabetta Gangi dialoga con Mario Di Sorte, intorno al suo ultimo libro “Sotto la polvere del tempo”. Il romanzo ha sullo sfondo la sapiente ricostruzione delle vicende belliche tra il 1943 ed il 1944, la brutalità della guerra, la scelta di libertà dei partigiani, e restituisce alla memoria collettiva il ruolo – essenziale – avuto dalle donne nella Resistenza. “In un afoso giorno di agosto del 1943 una corriera arranca faticosamente lungo la strada polverosa. Siamo nel Casentino, tra borghi arroccati su verdi colline ed il grande fiume che scorre lento nella valle. Un giovane medico, in un mattino di pioggia, incontra Clara, una ragazza di straordinario coraggio. Arriva infine il 1944, le ferite della guerra che imperversa si acuiscono e diventano più profonde in questo angolo di Toscana dove nascerà un amore improvviso, uno di quelli che vanno oltre ogni cosa”.
Durante la serata sono previste le suggestive incursioni de I Badalischi.
Mario Di Sorte è ricercatore storico e scrittore. Una articolata formazione sociologica, oltre venti anni di attività di volo in aviazione civile. In seguito Responsabile delle Relazioni Industriali e a capo della gestione del personale di volo della compagnia di bandiera. Ha pubblicato articoli e trattati di carattere politico – sindacale e sociologico, relazioni e pubblicazioni in lingua inglese e francese. Documenti, saggi sulla storia sindacale del Paese. Dopo il libro “Quelle lunghe giornate di guerra” edito nel 2014 da Effigi, ha pubblicato nel 2015 “Oltre il lago. Intreccio di vite nel dramma della Seconda guerra mondiale” edito da ASKA. Sempre con ASKA nel 2016 ha pubblicato in lingua inglese “Beyond The Lake”. E’ del settembre 2017 il nuovo libro, un romanzo storico- contemporaneo “Sotto la polvere del tempo” edito da Effigi.
Nel 2013, le sue ricerche storiche gli hanno permesso l’identificazione di un bombardiere americano caduto nel lago di Bolsena durante l’ultima guerra, la scoperta della data dell’abbattimento avvenuto il 15 gennaio 1944 e i nomi degli uomini dell’equipaggio. Tutto questo ha consentito la realizzazione della nuova sezione espositiva “Testimonianze e relitti dal lago di Bolsena” visitabile all’interno del locale Museo Territoriale. Nel 2014 ha ottenuto dal Comune di Bolsena un incarico onorifico, non retribuito, per la consulenza storica e tecnica in merito al secondo conflitto mondiale, con particolare riferimento alla guerra aerea.
Ha collaborato inoltre con RAI STORIA per la serie R.A.M. “La lista di Shindler: l’aereo nel lago”
Sempre nel 2014, le sue ricerche hanno permesso di svelare il mistero di un bombardiere americano B-24 caduto all’interno della Selva del Lamone, la riserva naturale situata a Farnese, Viterbo.
70 anni di un mistero svelato ormai in tutti i suoi dettagli. Nel dicembre 2014, insieme al direttore della Riserva Selva del Lamone, Diego Mantero, ha realizzato una apposita sezione museale-espositiva dedicata a questo evento.

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Il 24 febbraio 2018, alle 17,30, Milleforme presenta, presso il Salone della Biblioteca Comunale di Bibbiena (AR) (in centro storico a Bibbiena) “Contro canto – Le culture della protesta dal canto sociale al rap”, un libro di Antonio Fanelli con la prefazione di Alessandro Portelli edito da Donzelli. Conversa con l’autore Lara Alterini e nel corso della serata sono previsti gli interventi de I Badalischi.
Con la musica non si fa la rivoluzione, ma è pur vero che attraverso i linguaggi e le forme musicali e le pratiche di condivisione e di fruizione della musica si è espresso – e si esprime tutt’oggi – gran parte dello spirito antagonistico dei ceti popolari e delle giovani generazioni del nostro paese. Canzoni e generi musicali hanno caratterizzato varie fasi della nostra storia recente, lasciando un segno profondo nella memoria collettiva. Poca attenzione, però, è stata prestata alle forme di produzione, circolazione e ricezione delle musiche che hanno accompagnato i momenti di tensione politica e di scontro culturale. Si tratta di un vasto patrimonio di pratiche e di esperienze diffuse che delinea una sorta di vero e proprio «contro canto» della storia italiana. Il percorso tracciato in questo libro parte dall’analisi del canto sociale e politico di quelle che Antonio Gramsci definiva «le classi subalterne», prosegue con le vicende dei gruppi e dei movimenti che negli anni della contestazione si opposero all’omologazione di massa cercando di coniugare sperimentazione culturale e attivismo politico e arriva alle nuove forme espressive della conflittualità sociale negli anni del rap e dei centri sociali, con l’invenzione di inedite sonorità che intrecciano la riscoperta della memoria storica dei canti di lotta con la reinvenzione dei dialetti e delle identità locali, a cavallo tra culture giovanili, antagonismo politico, mercato discografico e libera diffusione tramite la rete. La creatività dei gruppi sociali in conflitto con la cultura ufficiale viene ricostruita nel suo libro da Fanelli mediante un viaggio tra le vicende del movimento operaio, dei movimenti sociali e delle culture giovanili, delineando un’originale rilettura della storia culturale italiana. Ispirato agli esiti più maturi dei cultural studies, questo lavoro mostra come, scavando nelle pieghe della produzione culturale e musicale, sia possibile leggere, in controluce, la storia del conflitto tra cultura alta e cultura popolare, tra consumo culturale di massa e avanguardie militanti, tra progetti egemonici dell’industria culturale e le forme e le pratiche di resistenza dal basso.

Antonio Fanelli, storico e antropologo culturale, fa parte del comitato scientifico dell’Istituto Ernesto de Martino. Collabora alle attività di didattica e di ricerca demo-etno-antropologica dell’Università di Pisa. Per Donzelli ha pubblicato il volume A casa del popolo. Antropologia e storia dell’associazionismo ricreativo (2014) e ha curato, con Fabio Dei, l’edizione speciale di Sud e magia di Ernesto de Martino (2015).

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In attesa del 25 Aprile, Milleforme torna a riunirsi a partire dalle 12,00 presso il Circolo ARCI in località Campi (Bibbiena – AR) per una festa autentica, “La Libera Repubblica di Milleforme”, ovvero le Milleforme della Liberazione. times12A Milleforme crediamo nei valori della Resistenza, e riteniamo che riscoprirne il significato catartico voglia dire oggi coniugare quelle azioni di allora con la ricerca dell’arte, della cultura, del bello, per renderli popolari, riconducendo ciò che nell’immaginario collettivo appare sempre più come qualcosa di effimero, elitario, di nicchia, alla sua rappresentazione più vera di essenza stessa della socialità di stimolo potente al pensiero critico. Dunque, a Milleforme, proprio con questo obiettivo, sostituiamo tutte le volte che ve ne è la possibilità il conviviale al virtuale, la socialità de visu ai Social, i rapporti orizzontali alle gerarchie, in una direzione che vuole promuovere la nascita condivisa di un nuovo umanesimo. È festa, si, ma anche pratica quotidiana, impegno collettivo contro la barbarie delle separatezze, della distruzione delle cose e della natura, dei processi che derubricano la storia a mere pagine scritte, occultandone l’insegnamento che impedisce la costruzione dei necessari processi di progressivo allontanamento dallo sfruttamento e dalla violenza. Vi attendiamo a mezzogiorno, per ricche libagioni e musica, e, come al solito, fateci sapere se arrivate così da approntare perché nessuno rimanga senza la sua razione k di cibo liberatorio e senza il bicchiere di vino necessario ad alimentare autentiche convivialità.

 

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