“Isole di ordinaria follia” di Marco Steiner, con Stefano Meli e Paolo Serra, il 12 Ottobre al Castello di Poppi

Posted By milleforme on Ott 2, 2019 |


Il 12 Ottobre, alle 18,00, presso il Castello dei Conti Guidi di Poppi, Marco Steiner, Paolo Serra,  e Stefano Meli presentano il libro “Isole di ordinaria follia” di Marco Steiner con le fotografie di Gianni Berengo Gardin e Marco D’Anna, un originalissimo tributo ai quarant’anni dell’entrata in vigore della Legge Basaglia. “… un libro di storie, storie accompagnate da fotografie dove le parole sono imbevute nell’inchiostro delle fotografie: Le storie e le immagini nascono e raccontano San Servolo, l’isola dell’ex manicomio di Venezia. Vite violate, annullate, bruciate dalla vecchia medicina ufficiale e dalla legge, vite che non vogliono sparire e che qui trovano strade sotterranee per riemergere dall’acqua del mare, per farsi sentire, come una musica che riecheggia lontana. I racconti di Marco Steiner sono ispirati alle storie racchiuse nelle cartelle cliniche conservate nell’Archivio Storico degli Ospedali Psichiatrici Veneziani di San Servolo e alle storie che ancora vagano nell’aria. Sono le storie possibili di persone senza una voce e senza un destino, raccontano e immaginano esistenze rinchiuse tra i muri di un’isola che non vuole tacere. Le fotografie del maestro Gianni Berengo Gardin, scattate decine di anni fa nel manicomio, in questo libro diventano provini inediti che riportano segni e annotazioni personali e ci raccontano il suo approccio profondamente umano con la follia. Le altre, quelle di Marco D’Anna, scattate negli stessi luoghi circondati dalle nebbie della laguna e tra le carte conservate negli scheletrici armadi metallici, sono istantanee che riescono a cogliere la disperazione di quelle anime fragili”. (Antonio Dragonetto)

Marco Steiner è un autore italiano, nato a Roma nel 1956. Di professione medico, ha conosciuto alla fine degli anni Ottanta Hugo Pratt che gli affidava le ricerche filologiche per conferire maggiore realismo alle vicende di Corto Maltese. Nel 1996 ha pubblicato Corte Sconta detta Arcana, romanzo lasciato incompiuto da Pratt e nel 2006 ha scritto L’ultima pista, ideale prosecuzione di Tango. Nel 2014 pubblica presso Sellerio Il corvo di pietra.

Gianni Berengo Gardin è un fotografo italiano nato a Santa Margherita Ligure nel 1930. Cresce e studia a Venezia, la sua vera città d’origine (è nato in Liguria perché i suoi genitori si trovavano in vacanza lì). Inizia a dedicarsi alla fotografia all’inizio degli anni ’50 del Novecento. Da quel momento non smette mai di fotografare, accumulando un archivio fotografico monumentale capace di raccontare l’evoluzione del paesaggio e della società italiana dal dopoguerra ad oggi. Fin dall’inizio focalizza la sua attenzione su una varietà di tematiche che vanno dal sociale, alla vita quotidiana, al mondo del lavoro fino all’architettura ed al paesaggio. Berengo Gardin è quindi un fotografo eclettico, apprezzato a livello internazionale, e che è stato spesso accostato a Henri Cartier-Bresson per il lirismo della sua fotografia.

Marco D’Anna, nato nel 1964, inizia giovanissimo l’attività di fotoreporter a Lugano. Consegue il Diploma Federale di fotografo nel 1984, in seguito si forma seguendo importanti fotografi tra i quali Gabriele Basilico, René Burri, René Groebli, Mario De Biasi. A partire dal 1985 espone i suoi lavori. Nel 1986 apre l’Atelier di Lugano. Nel suo percorso di ricerca artistica e di crescita professionale, s’intrecciano numerose esperienze di taglio differente, dal reportage alla riproduzione d’oggetti d’arte dalla foto d’architettura all’immagine pubblicitaria. Vive e lavora a Lugano.

Stefano Meli è un chitarrista di frontiera e di strade desolate e solitarie. Allergico ad ogni tipo di musica commerciale,negli anni ha affinato un modo di suonare in cui arpeggi malinconici e psichedelici si mescolano ad armoniche distorte, viaggianti. Un percorso musicale pietroso, anarchico, disertore. Niente di accademico, improvvisazione e molta strada. Non gli piace parlare preferisce la birra.

Paolo Serra, psichiatra aretino, consulente per la Caritas nazionale del progetto di salute mentale nei Balcani, mira ad esportare anche fuori dell’Italia l’esperienza di una totale revisione della cura della malattia mentale maturata durante la sua collaborazione con Franco Basaglia.