Concerti


Continua la collaborazione tra Milleforme ed i musicisti della scuola di musica CEMM di Milano che a luglio saranno in Casentino per il CEMM SUMMER CAMP, dedicato al perfezionamento della musica jazz. Giovedì 4 Luglio, a partire dalle ore 21 in Piazza Tarlati, nel centro storico di Bibbiena, si alterneranno sul palco formazioni di allievi e insegnanti per dare vita al III Festival Jazz di Milleforme, in collaborazione con l’Associazione Pro Centro Storico. Tra gli insegnanti nomi del calibro di Walter Donatiello (chitarra), Tiziano Tononi (drums), Michelangelo Flammia (basso), Luca Cacucciolo (piano). Tutti riuniti in ricordo dell’amico Mike, recentemente venuto a mancare. Mike Rickets, inglese di nascita bibbienese per scelta, era un appassionato del jazz, che amava ascoltare e suonare col suo clarinetto. Persona riservata e discreta, gentile e affabile, era riuscito a farsi voler bene da tutti i bibbienesi, soprattutto quelli che nel centro storico vivono e lavorano. A lui sarà dedicato il concerto.

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Abbiamo appreso con dolore che Mike, amico caro e socio della nostra associazione, è venuto a mancare nella sua Londra dove si era recato per un breve viaggio. Non ci sono parole per descrivere quanto ci mancherà, quanto ci mancherà il suo sorriso, quel suo ostinato rifiuto di imparare l’italiano che non gli impediva di parlare con tutti. Quanto ci mancherà la sua eleganza, il suo garbo, la sua disponibilità, la sua cultura, la sua ironia, quel suo saper ridere di tutto ma soprattutto di sé stesso. Quanto ci sembrerà vuoto quel posto dove sedeva sempre alla Tavernetta.

Ciao Mike, che come noi amavi il vino, che come noi amavi il jazz.

 

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Il 24, 25 e 26 agosto 2018 avrà luogo la V edizione di Bibbiena Editoria Arte, quest’anno dedicata al “Viaggio delle donne”. Un viaggio complesso, di emancipazione e lotta, di narrazioni e conquiste, tra mito e fughe dalla brutalità delle guerre. Si comincia così alle 17,30 del 24, all’Auditorium “Berretta Rossa” di Soci, con l’inaugurazione della manifestazione cui seguirà la presentazione  del libro di Mara CinquepalmiDonne di Carta”, un reportage nella storia di una fabbrica di carta nel foggiano, alle dipendenze della Zecca dello Stato, dove si è sviluppata per decenni la vicenda umana delle donne operaie ritrovatesi a vivere l’esperienza nuova di un lavoro che aveva sostituito quello nei campi. Il ragionamento intorno al libro darà lo spunto per riflettere su esperienze analoghe che si sono sviluppate sul territorio aretino e casentinese con  l’intervento di Lorena Fiorini (Associazione Culturale “Scrivi la tua storia”). Letture a cura di Emma Cardillo.  A completare il primo momento della rassegna sarà la proiezione di un prezioso documento filmico, il cortometraggio “Giovanna” di Gillo Pontecorvo.

Alle 21,00, “Poesie e musica rivisitando il mito di Orfeo –  Lo sguardo di Euridice”, un lavoro ideato da Elisabetta Gangi con Lucia Bernini e Giuliano Rossi in cui la narrazione contemporanea si intreccia con il racconto di uno dei miti più belli e famosi dell’antica Grecia.

Il 25, alle 17,30, presso la Terrazza del Passaggio di San Francesco (Centro Storico di Bibbiena), Enrica Vignoli  presenta  “La ragazza di Marsiglia”, un libro di Maria Attanasio edito da Sellerio, che narra la storia di Rosalia Montmasson, l’unica donna imbarcata con Garibaldi  per partecipare alla spedizione dei Mille, del suo coraggio e della coerenza delle sue idee, con lo sfondo delle vicende meno note del Risorgimento italiano. Letture di Emma Cardillo.

Il 26 alle 17,30  presso la Terrazza di San Francesco, Elisabetta Gangi presenta il libro della giornalista Clelia Pettini, “Anime sospese”, racconti e testimonianze di migranti e di chi si occupa della loro accoglienza ed integrazione. Con la partecipazione di  Martina Pignatti Morano dell’associazione  “Un Ponte Per…”. Letture di Emma Cardillo.

Chiuderà la rassegna alle 21,00 , al Teatro Dovizi di via Rosa Scoti, “Dante e le  donne della  Commedia” monologo di  Riccardo Starnotti, cui farà da contrappunto un viaggio musicale nel tempo condotto da Fiammetta Poidomani.

Continua a seguire gli aggiornamenti sulla rassegna su questa stessa pagina o sulle pagine FB di Bibbiena Editoria Arte FB di Bibbiena Editoria Arte e Milleforme.

 

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Ecco qualche anticipazione che riguarda Bea 2017. Il calendario degli eventi, oramai praticamente definito, potrà subire alcune piccole integrazioni. Tenete d’occhio quindi, oltre al nostro sito, anche la pagina FB di Milleforme e quella di Bibbiena Editoria Arte dove presto appariranno tutte le notizie sulla rassegna.

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Questa edizione di BEA è un viaggio tra menti visionarie che, a partire da condizioni di apparente marginalizzazione, hanno lasciato il segno indelebile del loro genio e descritto un orizzonte nuovo di pratiche sorprendenti. Al Matt, Antonio Ligabue, ha contribuito ad una riscrittura della storia dell’arte del ‘900, Lorenzo Milani con il suo messaggio potente ha rivoluzionato la pedagogia ed attribuito senso civico nuovo e profondo ai processi educativi; e poi un viaggio nelle Favelas brasiliane per incontrare le storie di chi, calciando un pallone, ha riscoperto il senso di un riscatto autentico e la necessità “militante” di sentirsi parte di un tutto. Infine i 100 anni del primo disco jazz, quello di Nick La Rocca, che, stravolgendo paradigmi correnti, ha dimostrato come la natura migrante degli uomini possa contribuire ad arricchire il suo approdo di suggestioni vertiginose.invito web 3

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Continua la collaborazione tra Milleforme ed i musicisti del CEMM,Milleforme-jazz-festival-20 per dar vita al Secondo Festival Jazz di Milleforme. I concerti si terranno presso il Giardino del Museo Archeologico del Casentino “Piero Albertoni”, in via Berni, 21, nel Centro Storico di Bibbiena (AR). A chiudere la due giorni musicale “sulla scia dell’ormai collaudato Black Hole Quartet, progetto stabile del palco Blue Note di Milano affiancato per l’occasione da un quinto elemento pianistico, i cinque musicisti propongono un repertorio interamente dedicato alle musiche di Carla Bley.”

Formazione: Daniele Cavallanti – sax, Walter Donatiello – guitar, Michelangelo Flammia – bass, Luca Cacucciolo – piano, Tiziano Tononi – drums

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Il 4 ottobre, alle 21,00, presso il Teatro Dovizi di Bibbiena (AR), Milleforme vi invita al suggestivo concerto di Stefano Meli con i brani del suo ultimo lavoro, “Ghostrain”.Loc Meli

Stefano Meli è amante dello slide e del delay, ed ha seguito sempre una strada tutta sua, malandata, sotterranea e dissestata. Allergico ai concetti commerciali della musica, ha trovato nel blues e nella musica strumentale la sua via, il suo posto. Negli anni ha affinato un modo suo di suonare una sorta di Fingerpicking che ha a che fare con una psichedelia viscerale mischiata ad un blues desertico e a un folk/elettrico/strumentale di chiara matrice Americana, quell’America desertica, lontana e periferica. Ha sempre pensato che la musica dovrebbe prenderci e portarci da un’altra parte, che la musica è verità, quindi i suoi album li ha sempre registrati in presa diretta e senza l’aiuto del computer, utilizzando un vecchio mixer e un vecchio registratore digitale a quattro tracce. Ha collaborato con varie band prima di mettersi in marcia da solo. Ha pubblicato due album con La Casbah, due album con i Caruana Mundi e cinque album da solo tra cui una colonna sonora: “Eight Instrumental Dusty Traks From Nowhere”, Kalimat 2010; “Santo Bandito”, Lost Cat Recording 2012; “Psychedelic Indiana Blues”, Extempora 2014; la colonna sonora originale del Docu-Film “L’Ora di Spampinato” di Vincenzo Cascone e Danilo Schininà edita da Extempora sempre nel 2014 e quest’ultimo lavoro “Ghostrain”, Seltz Recordz/Audioglobe 2015. foto-1Nella sua musica si incontrano spesso quelle atmosfere che pervadono i libri di Jack London, di John Steinbeck, di Brendan Behan o di Erskine Caldwell. Se proprio si deve trovare una definizione per la sua musica, si potrebbe parlare di chitarrista di frontiera, chitarrista da strade polverose e solitarie. La musica di Stefano Meli è preferibile ascoltarla in macchina soprattutto quando si devono affrontare dei lunghi viaggi. Se lo incontrate non fategli domande, offritegli una birra e ve ne sarà grato.

L’album “Ghostrain” è stato accolto favorevolmente dalla critica di settore tanto che Nicola Orlandino, giornalista musicale dell’autorevole Son Of Marketing, lo ha definito tra i migliori album italiani del 2015.

Ghostrain” possiede un fascino tenue ma a presa immediata e poi più in profondità, annota un desolato, ancestrale commento al tempo presente. Una sonata contro il fracasso del quotidiano. (Onda Rock)

Tra le pieghe e i sentieri delle sue note, “Ghostrain” accoglie inquietudini e a tratti si fa visionario. Un Album ricco di suggestioni per un viaggio ideale tra strade e silenzi assolati, paesaggi naturali, città sofferenti, inquietudini e visioni. (Mescalina.it)

Stefano Meli rimette all’appello il vezzo immortale dell’Americana sporcata di blues e di solitudine che si taglia con il coltello. “Ghostrain” è tutto un fuoco di sangue caldo e di armonie che generano sogni e deliri a ripetizione. (RockShock.it)

Ghostrain, lavoro pubblicato per Seltz Recordz, affonda le mani nel blues più sudato, onirico e psichedelico che l’America abbia mai sviluppato. (InYourEyesZine)

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