Posts Tagged "Economia"


Milleforme Associazione Culturale organizza un 1° maggio nel nome di Karl Marx nell’anno che segna il bicentenario della nascita del grande filosofo. Alle 16,30, nel giardino del Passaggio di San Francesco (al teatro Dovizi in caso di mal tempo) avrà inizio il convegno sull’attualità del suo pensiero filosofico ed economico, inquadrato nel contesto storico contemporaneo. All’incontro, moderato da Enrica Vignoli, interverranno, lo storico Alexander Höbel, l’economista Roberto Rinaldi, Francesco Pasetto, letterato, storico, filosofo e teologo, e Gaspare Polizzi, docente di filosofia presso l’Università di Firenze.
Alexander Höbel,. Dottore di ricerca in Storia, collabora con l’Università di Napoli Federico II e con la Fondazione Gramsci di Roma. Si occupa in particolare di storia del movimento operaio e comunista. Responsabile della redazione della rivista “Studi Storici”, direttore del sito Marxismo-oggi.it, coordina la Scuola di formazione politica “Gramsci-Togliatti”. Fa parte inoltre della redazione romana della rivista “Historia Magistra” e dell’Assemblea dei garanti dell’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico. È autore di numerosi saggi e dei volumi Il Pci di Luigi Longo (1964-1969), Edizioni scientifiche italiane 2010, e Luigi Longo, una vita partigiana (1900-1945), Carocci 2013. Ha curato i volumi Il Pci e il 1956, La Città del Sole 2006; Novant’anni dopo Livorno. Il Pci nella storia d’Italia (con M. Albeltaro), Editori Riuniti 2014; Palmiro Togliatti e il comunismo del Novecento (con S. Tinè), Carocci 2016; Togliatti e la democrazia italiana, Editori Riuniti 2017.
Francesco Pasetto, letterato, storico, filosofo e teologo, nel 1995 ha contribuito a fondare il movimento “Costruiamo la Terra, la nostra Patria Umana”, di cui ha scritto il manifesto: Carta per la Pace di Camaldoli. Successivamente, a seguito dei fatti dell’11 Settembre e della dichiarazione di guerra all’Afghanistan, ha pubblicato il libro Pacifismo profetico e pacifismo politico. Note per una teologia cristiana della pace., EDB, Bologna 2003. Nel 2017ne ha pubblicato un’ edizione aggiornata alla luce degli avvenimenti del quindicennio seguente. Ha scritto numerosi testi e saggi di argomento storico e filosofico, oltre che libri e cataloghi di storia dell’arte. A questi si affiancano numerose pubblicazioni di carattere escursionistico, per il recupero e la valorizzazione del patrimonio naturalistico e artistico locale.
Gaspare Polizzi (Trapani, 1955) è docente di Filosofia e Storia comandato presso il Miur. È stato professore a contratto di Storia della Scienza e delle Tecniche presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Firenze negli anni 2003/2008. È abilitato all’insegnamento universitario di Storia della Filosofia (11/C5) e di Logica, storia e filosofia della scienza (11/C2). È presidente d’onore della Società Filosofica Italiana di Firenze, membro del Consiglio Direttivo Nazionale e della Commissione Didattica Nazionale della SFI, membro del Comitato Scientifico del Centro Nazionale di Studi Leopardiani, Accademico ordinario dell’Accademia delle Arti del Disegno. È giornalista pubblicista: ha collaborato al quotidiano “L’Unità” ed è editorialista del “Corriere Fiorentino”, inserto toscano del “Corriere della Sera”.È studioso di storia del pensiero filosofico e scientifico moderno e contemporaneo, con particolare riferimento alla filosofia e all’epistemologia francesi e alla filosofia naturale tra ‘700 e ‘800.Tra le sue più recenti pubblicazioni in volume si ricordano:
Leopardi e “le ragioni della verità”. Scienze e filosofia della natura negli scritti leopardiani, Prefazione di Remo Bodei, Carocci Editore, Roma 2003; Giacomo Leopardi: la concezione dell’umano tra utopia e disincanto, Mimesis, Milano-Udine, 2011; Io sono quella che tu fuggi. Leopardi e la natura, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma 2015; La filosofia di Gaston Bachelard. Tempi, spazi, elementi, ETS, Pisa 2015.
Roberto Rinaldi, economista, Capo del Dipartimento circolazione monetaria e bilancio della Banca d’Italia, Si è in Economia nel 1979 con una tesi sull’equilibrio economico generale. Dal 1979 al 1981 ha studiato all’Università di Chicago, dove ha conseguito il Master of Arts in Economics. Nel 1982, dopo aver terminato il servizio militare nel corpo degli Alpini, ha cominciato a lavorare nell’Ufficio Studi della Banca Commerciale Italiana a Milano. Nell’agosto del 1985 è stato assunto in Banca d’Italia con ruolo direttivo ed è stato inizialmente assegnato al Settore Internazionale del Servizio Studi; ha poi lavorato, all’interno del Settore Monetario, nell’Ufficio Analisi Monetaria di cui è divenuto responsabile nel 1993. Nel 1997 è stato assegnato nel Settore Finanza pubblica in qualità di dirigente. Due anni dopo, nel 1999, è stato nominato responsabile del Settore Internazionale del Servizio Studi: in tale posizione ha rappresentato la Banca d’Italia come deputy nel Comitato economico finanziario dell’Unione Europea e nel G20. Inoltre ha partecipato, in accompagnamento ai vertici della Banca, alle riunioni del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale. Nel Servizio Studi ha partecipato ai lavori volti alla costruzione dei modelli econometrici utilizzati dalla Banca. Tra le sue pubblicazioni vi sono lavori su tematiche econometriche, monetarie, sul meccanismo di trasmissione creditizio e sui tassi di cambio. Si è interessato di storia del pensiero economico italiano. Nel 2006 è stato nominato Capo della Divisione Analisi e studi sul sistema del Servizio Concorrenza normativa e affari generali dell’Area Vigilanza e ha fatto parte dell’International Liaison Group del Comitato di Basilea. Nell’agosto del 2008 è stato nominato Capo del Servizio Supervisione intermediari specializzati e nel maggio 2011 è divenuto Capo del Servizio Normativa e politiche di vigilanza. In quest’ultima posizione ha assunto il ruolo di alternate del membro del Direttorio facente parte del Board of Supervisors dell’European Banking Authority (EBA) e dei membri del Direttorio che si sono succeduti come rappresentanti della Banca d’Italia nell’High Level Group on Supervision, istituito presso la BCE per l’avvio del Single Supervisory Mechanism all’interno del progetto di Unione Bancaria europea.
Nel gennaio 2014 è stato nominato Vice Capo del Dipartimento Mercati e sistemi di pagamento. Il 1° gennaio 2017 è stato nominato Capo del Dipartimento Bilancio e controllo con la qualifica di Ragioniere generale e ad interim Capo del Dipartimento Circolazione monetaria. Dal 18 settembre 2017 è Capo del nuovo Dipartimento Circolazione monetaria e bilancio, frutto dell’aggregazione dei due preesistenti Dipartimenti.

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Cosa c’entrano le immagini di “Passeggeri incogniti”, la mostra fotografica di Giancarlo Gonnelli che racconta l’essenza narrativa di scorci di vita quotidiana che si dipanano sotto sguardi distratti, con la disamina attenta e puntuale che Giorgio Bellucci, nel suo libro “Critica del monetarismo e dei derivati di credito”, fa delle dinamiche finanziarie ai “tempi” delle grandi crisi economiche globali? LOcandina-Bellucci-GonnelliSemplicemente che tempi e ritmi di quel quotidiano “invisibile” che la sensibilità artistica di Giancarlo Gonnelli rende nella sua suggestione poetica agli occhi degli altri, finiscono inevitabilmente per dipendere proprio da quei massimi sistemi che Giorgio Bellucci racconta nel suo libro con un linguaggio semplice ed incisivo. Ma c’è dell’altro che accomuna questi due diversi approcci nel raccontare storie, ed è la capacità di disvelare mondi: il primo, quello che Giancarlo Gonnelli ci mostra nelle sue immagini, non è occulto, incomprensibile, ma diventa tale nell’istante in cui i tempi e i modi cui siamo costretti a sottostare, non ci consentono di fermarci a riflettere sulla complessità dei dettagli che si palesano ai nostri occhi, e che divengono così un tutto indistinto dove l’unica certezza che abbiamo è il nostro rapidissimo andare oltre, come quando osserviamo il paesaggio vorticoso che scorre dai finestrini di un treno ad altissima velocità; ma anche Giorgio Bellucci ci racconta di un mondo invisibile, un mondo che condiziona profondamente il nostro vissuto quotidiano, ma che sembra essere lontanissimo ed incomprensibile, persino oscuro nei suoi tratti salienti, incomprensibile e criptico nei suoi meccanismi che talvolta si palesano solo per i loro devastanti effetti sulle moltitudini delle donne e degli uomini di questo pianeta. Non è stato così difficile proporre queste due visioni in un unico momento, quello che Milleforme e la Pro Loco di Colle Val d’Elsa hanno individuato per il 25 giugno 2016 alle 17,30, presso il Palazzo dei Priori, in via del Castello, 29 a Colle Val d’Elsa (SI). Vi aspettiamo.

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Milleforme ha il piacere di segnalare la nuova presentazione del libro el caro amico Giorgio Bellucci “Critica del monetarrismo e dei derivati di credito” che si terrà il 13 maggio 2016, alle ore 17,00, presso la Sala Gigli di Palazzo Panciatichi in via Cavour 4, a Firenze. Nel corso dell’iniziativa sono previsti i saluti di Eugenio Giani, Presidente del Consiglio regionale della Toscana e di Lucia De Robertis, Vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana. Sono poi previsti gli interventi di Don Leonardo Salutati, Docente di Teologia morale della Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, di Filippo Zatti , Prof. Associato di Diritto dell’Economia, Università di Firenze, dell’autore del libro, Giorgio Bellucci, RegioneToscana_13Maggio2016di Danilo Barbi, Segretario nazionale CGIL. Coordina l’incontro Dalida Angelini, Segretario CGIL regionale. Il volume, è una efficace ricostruzione dei processi di finanziarizzazione dell’economia, Il ciclo delle bolle: dalle cartolarizzazioni dei crediti alla distruttività dei derivati di credito. Ed ancora la sconfitta del pensiero keynesiano con l’affermazione del monetarismo e delle teorie di autoregolamentazione dei mercati finanziari e le crisi sistemiche. Il volume rappresenta un viaggio sintetico ed uno strumento utile per comprendere meccanismi “da addetti ai lavori”. E così si scopre come, dalla «bolla dei tulipani olandesi» del Seicento alla «bolla della Compagnia dei Mari del Sud», fino alla «grande bolla» del 1929, alla «bolla di Internet», e quindi alla «bolla dei mutui sub-prime»: il termine «bolla» viene utilizzato per spiegare le vicende economiche più diverse. Tuttavia la «bolla» tecnologica è scoppiata con il tradizionale crollo dei listini azionari, mentre la «bolla» dei mutui è avvenuta sul terreno delle emissioni obbligazionarie. La prima si è sviluppata sul piano del capitale di rischio, la seconda sul piano del capitale di debito. L’appiattimento interpretativo in cui è incorsa tanta parte dell’analisi economica mette in ombra le cause di fondo e impedisce di trovare una via d’uscita dalla crisi.
La soluzione, afferma Bellucci, viene cercata nello spostamento di risorse dal settore pubblico al settore privato, ovvero dalla spesa pubblica ai mercati finanziari, ma rre riconoscere che dopo sette anni dall’inizio della crisi tutto ciò non ha portato i benefici attesi. L’analisi dei nuovi strumenti di finanza derivata, indagati da Giorgio Bellucci alla luce delle teorie che hanno portato alla crisi, costituisce la trama di questo volume.

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Milleforme propone un altro appuntamento, e mentre si può ancora visitare la mostra “Incontri” di Gianfranco Gonnelli (saletta del ristorante “La Tavernetta”, via 28 Agosto, 15 – Bibbiena_AR), il 24 Maggio 2015, alle ore 11,00, in Piazzetta Pierazzuoli, nelle immediate adiacenze di Piazza Tarlati nel Centro storico di Bibbiena, Giorgio Bellucci e Gianna Fracassi presentano il libro di Giorgio Bellucci “Critica del monetarismo e dei derivati di credito” (prefazione di Luigino Bruni, EDIESSE Roma, 2015). invito-per-web-criticaIl volume, è una efficace ricostruzione dei processi di finanziarizzazione dell’economia, Il ciclo delle bolle: dalle cartolarizzazioni dei crediti alla distruttività dei derivati di credito. Ed ancora la sconfitta del pensiero keynesiano con l’affermazione del monetarismo e delle teorie di autoregolamentazione dei mercati finanziari e le crisi sistemiche. Il volume rappresenta un viaggio sintetico ed uno strumento utile per comprendere meccanismi “da addetti ai lavori”. E così si scopre come, dalla «bolla dei tulipani olandesi» del Seicento alla «bolla della Compagnia dei Mari del Sud», fino alla «grande bolla» del 1929, alla «bolla di Internet», e quindi alla «bolla dei mutui sub-prime»: il termine «bolla» viene utilizzato per spiegare le vicende economiche più diverse. Tuttavia la «bolla» tecnologica è scoppiata con il tradizionale crollo dei listini azionari, mentre la «bolla» dei mutui è avvenuta sul terreno delle emissioni obbligazionarie. La prima si è sviluppata sul piano del capitale di rischio, la seconda sul piano del capitale di debito. L’appiattimento interpretativo in cui è incorsa tanta parte dell’analisi economica mette in ombra le cause di fondo e impedisce di trovare una via d’uscita dalla crisi.
La soluzione, afferma Bellucci, viene cercata nello spostamento di risorse dal settore pubblico al settore privato, ovvero dalla spesa pubblica ai mercati finanziari, ma rre riconoscere che dopo sette anni dall’inizio della crisi tutto ciò non ha portato i benefici attesi. L’analisi dei nuovi strumenti di finanza derivata, indagati da Giorgio Bellucci alla luce delle teorie che hanno portato alla crisi, costituisce la trama di questo volume.

Di seguito le foto di Giancarlo Gonnelli che documentano momenti della presentazione e del “dopo presentazione” del libro di Giorgio Bellucci

 

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