Dialoghi


Il 24, 25 e 26 agosto 2018 avrà luogo la V edizione di Bibbiena Editoria Arte, quest’anno dedicata al “Viaggio delle donne”. Un viaggio complesso, di emancipazione e lotta, di narrazioni e conquiste, tra mito e fughe dalla brutalità delle guerre. Si comincia così alle 17,30 del 24, all’Auditorium “Berretta Rossa” di Soci, con l’inaugurazione della manifestazione cui seguirà la presentazione  del libro di Mara CinquepalmiDonne di Carta”, un reportage nella storia di una fabbrica di carta nel foggiano, alle dipendenze della Zecca dello Stato, dove si è sviluppata per decenni la vicenda umana delle donne operaie ritrovatesi a vivere l’esperienza nuova di un lavoro che aveva sostituito quello nei campi. Il ragionamento intorno al libro darà lo spunto per riflettere su esperienze analoghe che si sono sviluppate sul territorio aretino e casentinese con  l’intervento di Lorena Fiorini (Associazione Culturale “Scrivi la tua storia”). Letture a cura di Emma Cardillo.  A completare il primo momento della rassegna sarà la proiezione di un prezioso documento filmico, il cortometraggio “Giovanna” di Gillo Pontecorvo.

Alle 21,00, “Poesie e musica rivisitando il mito di Orfeo –  Lo sguardo di Euridice”, un lavoro ideato da Elisabetta Gangi con Lucia Bernini e Giuliano Rossi in cui la narrazione contemporanea si intreccia con il racconto di uno dei miti più belli e famosi dell’antica Grecia.

Il 25, alle 17,30, presso la Terrazza del Passaggio di San Francesco (Centro Storico di Bibbiena), Enrica Vignoli  presenta  “La ragazza di Marsiglia”, un libro di Maria Attanasio edito da Sellerio, che narra la storia di Rosalia Montmasson, l’unica donna imbarcata con Garibaldi  per partecipare alla spedizione dei Mille, del suo coraggio e della coerenza delle sue idee, con lo sfondo delle vicende meno note del Risorgimento italiano. Letture di Emma Cardillo.

Il 26 alle 17,30  presso la Terrazza di San Francesco, Elisabetta Gangi presenta il libro della giornalista Clelia Pettini, “Anime sospese”, racconti e testimonianze di migranti e di chi si occupa della loro accoglienza ed integrazione. Con la partecipazione di  Martina Pignatti Morano dell’associazione  “Un Ponte Per…”. Letture di Emma Cardillo.

Chiuderà la rassegna alle 21,00 , al Teatro Dovizi di via Rosa Scoti, “Dante e le  donne della  Commedia” monologo di  Riccardo Starnotti, cui farà da contrappunto un viaggio musicale nel tempo condotto da Fiammetta Poidomani.

Continua a seguire gli aggiornamenti sulla rassegna su questa stessa pagina o sulle pagine FB di Bibbiena Editoria Arte FB di Bibbiena Editoria Arte e Milleforme.

 

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Milleforme presenta l’ultimo romanzo di Carlo Legaluppi, “La morte viene dal passato” (collana Nubi Scarlatte, edizioni Alter Ego) il 19 maggio 2018, alle 17,30, presso la Biblioteca Comunale di Bibbiena (AR). Con l’autore dialogherà Elisabetta Gangi e nel corso della serata Giuliano Rossi proporrà letture di brani scelti dal romanzo con le note al margine di un pentagramma proposte da Stefano Brami al piano.

Una scia di efferati delitti sconvolge Belfast e Dublino: i cadaveri orribilmente mutilati di quattro uomini vengono rinvenuti in diversi punti delle due capitali irlandesi e tutto fa credere che si tratti dell’opera di uno spietato serial killer. Per Finn Doyle, Ispettore del PSNI, una sola certezza: tutte le vittime hanno fatto parte, molti anni prima, della stessa unità del SAScomandata da Sir Alex Martini-Miller, Capitano in congedo. Convocato con urgenza in Irlanda, Alex si trova all’improvviso

proiettato in fatti che considerava da tempo sepolti e che, invece, gli sono molto più vicini di quanto non immagini. Misteriosi legami con la sua storia personale, infatti, lo collocano al centro di un assurdo piano di vendetta che gira intorno alla figura di un miliziano repubblicano rimasto ucciso negli scontri del 1998. Ancora una volta Alex dovrà fare i conti con l’uomo che è stato e che sta cercando di dimenticare e del quale, al contrario, non riesce a liberarsi. Costretto dai fantasmi del passato a rivivere non solo quei drammatici scontri ma anche un evento che, quattro anni prima, ha completamente stravolto la sua vita.

Carlo Legaluppi è nato nel 1957 a Manciano (GR), risiede a Grosseto e lavoro a Siena, in qualità di Dirigente Centrale presso un primario gruppo bancario.

Nel giugno 2016 ho pubblicato il suo primo thriller “La ottava croce celtica – Nulla è come sembra” (capitolo iniziale di una trilogia) che, oltre ad aver raccolto apprezzamenti da un numero crescente e rilevante di lettori, ha ricevuto il Premio della Giuria al Concorso Internazionale Pegasus di Cattolica ed è arrivato tra i finalisti del Premio Argentario 2017.

Nel maggio 2017 è uscito il seguito ideale del suddetto libro intitolato “La morte viene dal passato – Nubi scarlatte” (che ha inaugurato la nuova collana “Spettri” dedicata a gialli, thriller e noir), che sta ottenendo positivi risultati a livello di lettori ed al quale è stato assegnato, nel novembre scorso, il Premio Speciale “Leggere Tutti” al Concorso Milano International.

Per entrambi i thriller, pubblicati a cura di Alter Ego Edizioni e che sono stati protagonisti di una cinquantina di eventi/rassegne in giro per l’Italia – sarà devoluto il 50% dei diritti d’autore a qualunque titolo alla onlus grossetana “La Farfalla” che assiste gratuitamente i malati terminali e le loro famiglie.

L’ultimo capitolo della trilogia è già pronto ed in attesa di una data precisa per la pubblicazione. Pronto anche un quarto thriller mentre un quinto è già in lavorazione con protagonista lo stesso ex ufficiale del SAS inglese di stanza a Belfast negli anni ’90 della trilogia.

Insieme alla figlia maggiore ha anche scritto ed illustrato il numero zero di una collana di gialli per ragazzi, che ha già riscosso interesse da parte di un editore specializzato.

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Qualche immagine dei due intensi e fortunati incontri che Milleforme ha proposto il 1 ed il 4 maggio 2018. Il primo, al Teatro Dovizi di Bibbiena, dedicato ai duecento anni di Karl Marx, moderato da Enrica Vignoli con le relazioni di Alexander Höber, Roberto Rinaldi e Gaspare Polizzi; poi, presso il salone della Biblioteca Comunale di Bibbiena, la presentazione del libro “L’uomo che custodiva la musica”, di Marco Di Grazia con le illustrazioni di Cristiano Soldatich, introdotto alla presenza degli autori da Elisabetta Gangi, con le letture di Lucia Bernini impreziosite dalla fisarmonica di Malika Khitri e dal clarinetto di Morena Bartolini

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Milleforme Associazione Culturale organizza un 1° maggio nel nome di Karl Marx nell’anno che segna il bicentenario della nascita del grande filosofo. Alle 16,30, nel giardino del Passaggio di San Francesco (al teatro Dovizi in caso di mal tempo) avrà inizio il convegno sull’attualità del suo pensiero filosofico ed economico, inquadrato nel contesto storico contemporaneo. All’incontro, moderato da Enrica Vignoli, interverranno, lo storico Alexander Höbel, l’economista Roberto Rinaldi, Francesco Pasetto, letterato, storico, filosofo e teologo, e Gaspare Polizzi, docente di filosofia presso l’Università di Firenze.
Alexander Höbel,. Dottore di ricerca in Storia, collabora con l’Università di Napoli Federico II e con la Fondazione Gramsci di Roma. Si occupa in particolare di storia del movimento operaio e comunista. Responsabile della redazione della rivista “Studi Storici”, direttore del sito Marxismo-oggi.it, coordina la Scuola di formazione politica “Gramsci-Togliatti”. Fa parte inoltre della redazione romana della rivista “Historia Magistra” e dell’Assemblea dei garanti dell’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico. È autore di numerosi saggi e dei volumi Il Pci di Luigi Longo (1964-1969), Edizioni scientifiche italiane 2010, e Luigi Longo, una vita partigiana (1900-1945), Carocci 2013. Ha curato i volumi Il Pci e il 1956, La Città del Sole 2006; Novant’anni dopo Livorno. Il Pci nella storia d’Italia (con M. Albeltaro), Editori Riuniti 2014; Palmiro Togliatti e il comunismo del Novecento (con S. Tinè), Carocci 2016; Togliatti e la democrazia italiana, Editori Riuniti 2017.
Francesco Pasetto, letterato, storico, filosofo e teologo, nel 1995 ha contribuito a fondare il movimento “Costruiamo la Terra, la nostra Patria Umana”, di cui ha scritto il manifesto: Carta per la Pace di Camaldoli. Successivamente, a seguito dei fatti dell’11 Settembre e della dichiarazione di guerra all’Afghanistan, ha pubblicato il libro Pacifismo profetico e pacifismo politico. Note per una teologia cristiana della pace., EDB, Bologna 2003. Nel 2017ne ha pubblicato un’ edizione aggiornata alla luce degli avvenimenti del quindicennio seguente. Ha scritto numerosi testi e saggi di argomento storico e filosofico, oltre che libri e cataloghi di storia dell’arte. A questi si affiancano numerose pubblicazioni di carattere escursionistico, per il recupero e la valorizzazione del patrimonio naturalistico e artistico locale.
Gaspare Polizzi (Trapani, 1955) è docente di Filosofia e Storia comandato presso il Miur. È stato professore a contratto di Storia della Scienza e delle Tecniche presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Firenze negli anni 2003/2008. È abilitato all’insegnamento universitario di Storia della Filosofia (11/C5) e di Logica, storia e filosofia della scienza (11/C2). È presidente d’onore della Società Filosofica Italiana di Firenze, membro del Consiglio Direttivo Nazionale e della Commissione Didattica Nazionale della SFI, membro del Comitato Scientifico del Centro Nazionale di Studi Leopardiani, Accademico ordinario dell’Accademia delle Arti del Disegno. È giornalista pubblicista: ha collaborato al quotidiano “L’Unità” ed è editorialista del “Corriere Fiorentino”, inserto toscano del “Corriere della Sera”.È studioso di storia del pensiero filosofico e scientifico moderno e contemporaneo, con particolare riferimento alla filosofia e all’epistemologia francesi e alla filosofia naturale tra ‘700 e ‘800.Tra le sue più recenti pubblicazioni in volume si ricordano:
Leopardi e “le ragioni della verità”. Scienze e filosofia della natura negli scritti leopardiani, Prefazione di Remo Bodei, Carocci Editore, Roma 2003; Giacomo Leopardi: la concezione dell’umano tra utopia e disincanto, Mimesis, Milano-Udine, 2011; Io sono quella che tu fuggi. Leopardi e la natura, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma 2015; La filosofia di Gaston Bachelard. Tempi, spazi, elementi, ETS, Pisa 2015.
Roberto Rinaldi, economista, Capo del Dipartimento circolazione monetaria e bilancio della Banca d’Italia, Si è in Economia nel 1979 con una tesi sull’equilibrio economico generale. Dal 1979 al 1981 ha studiato all’Università di Chicago, dove ha conseguito il Master of Arts in Economics. Nel 1982, dopo aver terminato il servizio militare nel corpo degli Alpini, ha cominciato a lavorare nell’Ufficio Studi della Banca Commerciale Italiana a Milano. Nell’agosto del 1985 è stato assunto in Banca d’Italia con ruolo direttivo ed è stato inizialmente assegnato al Settore Internazionale del Servizio Studi; ha poi lavorato, all’interno del Settore Monetario, nell’Ufficio Analisi Monetaria di cui è divenuto responsabile nel 1993. Nel 1997 è stato assegnato nel Settore Finanza pubblica in qualità di dirigente. Due anni dopo, nel 1999, è stato nominato responsabile del Settore Internazionale del Servizio Studi: in tale posizione ha rappresentato la Banca d’Italia come deputy nel Comitato economico finanziario dell’Unione Europea e nel G20. Inoltre ha partecipato, in accompagnamento ai vertici della Banca, alle riunioni del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale. Nel Servizio Studi ha partecipato ai lavori volti alla costruzione dei modelli econometrici utilizzati dalla Banca. Tra le sue pubblicazioni vi sono lavori su tematiche econometriche, monetarie, sul meccanismo di trasmissione creditizio e sui tassi di cambio. Si è interessato di storia del pensiero economico italiano. Nel 2006 è stato nominato Capo della Divisione Analisi e studi sul sistema del Servizio Concorrenza normativa e affari generali dell’Area Vigilanza e ha fatto parte dell’International Liaison Group del Comitato di Basilea. Nell’agosto del 2008 è stato nominato Capo del Servizio Supervisione intermediari specializzati e nel maggio 2011 è divenuto Capo del Servizio Normativa e politiche di vigilanza. In quest’ultima posizione ha assunto il ruolo di alternate del membro del Direttorio facente parte del Board of Supervisors dell’European Banking Authority (EBA) e dei membri del Direttorio che si sono succeduti come rappresentanti della Banca d’Italia nell’High Level Group on Supervision, istituito presso la BCE per l’avvio del Single Supervisory Mechanism all’interno del progetto di Unione Bancaria europea.
Nel gennaio 2014 è stato nominato Vice Capo del Dipartimento Mercati e sistemi di pagamento. Il 1° gennaio 2017 è stato nominato Capo del Dipartimento Bilancio e controllo con la qualifica di Ragioniere generale e ad interim Capo del Dipartimento Circolazione monetaria. Dal 18 settembre 2017 è Capo del nuovo Dipartimento Circolazione monetaria e bilancio, frutto dell’aggregazione dei due preesistenti Dipartimenti.

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È stata una bella serata, ricca di spunti di riflessione quella del 24 marzo 2018, una serata in cui si è parlato di calcio e ’68 con Francesco Caremani in occasione della presentazione del suo ultimo libro “Il calcio sopra le barricate”, ma anche ascoltato la testimonianza di un protagonista assoluto del mondo dello sport come Renzo Ulivieri che ci ha regalato il privilegio di una presenza di eccezionale spessore umano. Un grazie di cuore da Milleforme va a loro, a Santi Cherubini, a I Badalischi (Hans, Marco e Ruggero) ed a quanti hanno partecipato.

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Il 24 marzo, alle 21,00, presso il Salone della Biblioteca Comunale di Bibbiena (AR), nel centro storico del paese, Elisabetta Gangi presenta l’ultimo libro di Francesco CaremaniIl calcio sopra le barricate”. Dialoga con l’autore anche un grande del mondo del calcio, l’allenatore Renzo Ulivieri. Durante l’evento sono previsti gli interventi di Santi Cherubini e de I Badalischi.

Il ’68 per molti, anche per quelli, tanti, che lo hanno rinnegato, ha rappresentato lo spartiacque della seconda metà del Novecento, la coscienza della società borghese occidentale che è stata costretta a guardarsi pubblicamente allo specchio. Un’intera generazione è passata attraverso un momento totalizzante che per alcuni è durato un anno, per altri di più, per alcuni non è mai finito. In mezzo a tutto questo, in mezzo alle occupazioni universitarie, alla guerriglia urbana, a una nuova coscienza popolare, l’Italia del calcio realizzava il sogno, vincendo gli Europei, dopo la grande delusione dei Mondiali inglesi e la beffa coreana. Ferruccio Valcareggi è il vate della nuova Nazionale che torna a vincere dopo le vittorie di Pozzo negli anni Trenta. Una vittoria inattesa, per questo ancora più bella, la vittoria di una generazione di giocatori, la meglio gioventù, che sarà ricordata per Italia-Germania 4-3…

Francesco Caremani, attraverso le testimonianze dei protagonisti di allora ha voluto ripercorrere quei momenti e fissare alcune, significative, immagini di quell’epoca. A metà tra l’aneddoto e il ricordo, cercando di cogliere quel cono d’ombra che ogni cambiamento generazionale lascia dentro ognuno di noi. E in un gioco di rimandi la vittoria dell’Italia agli Europei, la monetina che ci fa vincere la semifinale contro l’Urss, la doppia finale contro la Jugoslavia e una vittoria attesa e meritata, bella e stranamente dimenticata dal calcio italiano. Fotografia lieve, ma non superficiale, di una generazione che ha portato la fantasia al potere solamente rincorrendo un pallone di cuoio. Alla vigilia degli Europei, che si svolgeranno in Portogallo, un modo curioso e affascinante di rivisitare il rapporto della Nazionale con questa manifestazione, mai pienamente fortunato, e in particolare l’unica vittoria che i colori azzurri possono vantare.
Francesco Caremani giornalista e comunicatore freelance, collabora, tra gli altri, con Il Foglio e Tuttosport. Ultimo lavoro pubblicato con Bradipolibri: “HEYSEL – Le verità di una strage annunciata”, che racconta la tragedia nella quale morirono 39 persone prima della finale di Coppa dei Campioni Juventus-Liverpool del 29 maggio 1985; molti tifosi juventini, alcuni neutrali e tre interisti.
Terzo classificato agli Sport Media Pearl Awards 2015 (sportmediapearlawards.com), prima edizione degli Oscar del giornalismo sportivo mondiale, nella categoria Writing Best Column.
‪Premio OVERTIME 2016: «Un giornalismo coraggioso e di denuncia può rappresentare uno degli antidoti ai veleni del calcio. Lontano da logiche facili e comode, con le sue parole Francesco contribuisce a gettare il seme della vera cultura sportiva».
‬Nato ad Arezzo il 30 novembre del ’69, sposato con Lucia, è padre di Alice e Alessia.

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