“Uguali ma diverse” di Laura Bottai (6 febbraio 2016 – Bibbiena)

Posted By milleforme on Gen 30, 2016 |


Il 6 febbraio, alle 17,00, presso la Caffetteria Il Podestà, di Piazza Tarlati, nel Centro Storico di Bibbiena (AR), Milleforme, e l’Associazione Simposio di Ipparchia, presentano il libro di Laura Bottai “Uguali ma diverse – Mary Wollstonecraft: un’illustre sconosciuta” (Marco Del Bucchia Editore). Oltre all’autrice interverranno Elisabetta Gangi e Susy Forasassi, Presidente dell’Associazione Simposio di Ipparchia Onlus. Sarà presente con la sua chitarra il Maestro Carlos Alberto Barbato. Presentazione-libro-Bottai

“Il sistema borghese, con la sua pretesa di universalità, ha dato vita ad una società che, in pratica, si fonda sull’esclusione delle donne dalla sfera pubblica. Il diritto di cittadinanza, tema fondante della borghesia, sostanzialmente si basa – cosí come viene definito dalla rivoluzione francese – sull’appartenenza di genere: l’elemento sessuale, per le donne, è un impedimento per l’accesso alla cittadinanza. Dalla Dichiarazione dei diritti dell’uomo in poi è stato evidente che termini come equità, neutralità, universalità nascondono nei fatti la parzialità. 0525[1]Nel neutro e nell’universale si identifica il maschile, secondo una eredità secolare che vuole l’uomo depositario di conoscenza e la donna animale senza capacità di pensiero. Per mostrare quanto tale convinzione sia non solo abusiva e inconsistente ma anche deleteria – perché non dà la possibilità di una reale e corretta conoscenza – si riporta l’esempio di un personaggio ancora oggi scarsamente conosciuto e quasi completamente ignorato benché dotato di una capacità di analisi tale da aver dato un contributo importante allo sviluppo delle idee illuministe: Mary Wollstonecraft, una donna e una pensatrice degna di una collocazione di primo piano nell’ambito della storia del pensiero politico e della filosofia che invece è stata dimenticata e occultata per circa due secoli e solo piú tardi restituita al mondo grazie agli studi femministi. È stata lei che, individuando nell’educazione la leva per l’indipendenza e la conquista di un reale diritto di cittadinanza per tutte e per tutti (ed in particolare per la liberazione e l’emancipazione delle donne), ha saputo trovare argomenti convincenti con i quali ha evidenziato anche alcuni limiti del movimento illuminista” (dall’incipit del libro).